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giovedì 30 dicembre 2010

Application, deriva genetica e fine del web come lo conosciamo oggi.

Tra i vari interventi dello IAB FORUM MILANO 2010 sicuramente quello più interessante, a mio avviso, è stato quello di Chris Anderson (Editor-in-chief, Wired Magazine).
Chris è sicuramente uno che di Web ne mastica e, alcune delle sue teorie (quella della long Tail ad esempio), sono ancora il perno su cui ruotano le alchimie Marketing del Web.
L'intervento di Chris il cui titolo era "il web è Morto" è apparso anche sulla copertina di Wired  ed è stato provocatorio,devastante o forse più verosimilmente premonitore (ancora non si sapeva nulla della discesa in campo di Facebook nel campo delle mail).

Ma chi o cosa sta uccidendo il Web?
La tesi di Chris  e semplice e destabilizzante per tutti coloro che nel web ci lavorano e che giornalmente tentano di percepire i segnali di cambiamento. Chris ci dice " signori state attenti perchè la rete sta diventando un semplice mezzo e non un qualcosa che si evolve come Tim Berners Lee aveva ipotizzato quando nel 1989 aveva inventato il WEB".
Per supportare la sua tesi, Chris ha mostrato alcuni dati sull'utilizzo di Internet nel mercato americano e anche dati relativi al mercato europeo dove l'evidenza dell'omicidio è meno palese ma che, come sappiamo, di solito entro qualche anno è destinato a  "ereditare" le tendenze del nuovo continente.
Il grafico mostrato da Chris è il seguente ed è  un analisi sull'utilizzo del traffico Internet dalla sua nascita ad oggi in America.


Il quadrante rosso è il web inteso nel "senso romantico di Tim Berners Lee" tutto il resto sono servizi che utilizzano internet ma che non fanno parte del web (Chris li ha definiti Google blind ossia tutto ciò che Google non riesce a indicizzare e che quindi non è possibile in nessum modo accedervi).
Dal grafico è evidente che il traffico su tutto ciò che è "Web libero" è in continua discesa a favore di altri servizi che utilizzano internet come "piattaforma". Questi servizi sfruttano l'evoluzione e la capillarità che il protocollo internet ha avuto in questi anni attraverso l'evoluzione e l'utilizzo del Web libero ma hanno la peculiarità di essere chiusi, sono cioè servizi finalizzate al loro modello di business e utilizzabili solo con alcuni device.
Chi sono quindi i cavalieri dell'apocalisse (come li ha chiamati Chris) che ci stanno annunciando la morte del web?
  1. i device mobili ma più che loro le APPS;
  2. lo streaming video (es Netflix), il gaming online (es Playstation Network o Microsoft Live), Itunes e simili
  3. i social network (Facebook per primo)
Questi servizi stanno creando delle comunità sempre più grandi ma sempre più chiuse.
Le Apps disponibili per le piattaforme mobili di apple o android sono oggetti che funzionano perfettamente sui device per cui sono state pensate ma che non sono accessibili da device diversi.
I linguaggi utilizzati non sono standard ma utilizzano delle API appositamente create per permettere lo sviluppo solo su alcune piattaforme e che ne sfruttano le caratteristiche.
Facebook è un enorme club privato che permette di fare solo quello che le sue API  permettono di fare e un domani molto prossimo potrebbe essere molto più vicino ad assomigliare ad  un enorme continente isolato in cui tutto (accesso alla mail, acquisti, visualizzazione di filmati etc.) si svolge autonomamente in autosostentamento.
Molto tempo fa (parlo di circa 10 anni fà) avevo scritto un articolo su una rivista che parlava di Internet (lo recupero e lo posto se riesco a leggere ancora il floppy ;)). In questo articolo cercavo di evidenziare  come i linguaggi di sviluppo nati su internet seguissero per somme linee l'evoluzione naturale darwiniana. 
La dottrina Darwiniana si riassume nel motto "il più adatto sopravvive" ma esistono delle condizioni perchè questo sia vero e soprattutto  ci deve essere variabilità genetica o meglio un ampia base genetica su cui l'evoluzione possa lavorare .
Per me che ho un background di biochimico e di biologo il parallelismo tra Facebook del futuro e quello che viene chiamato nella genetica delle popolazioni "deriva genetica" è lapalissiano.
La deriva genetica può verificarsi in vari modi ma uno dei casi in cui si verifica attraverso il principio del fondatore: ciò accade quando una popolazione viene avviata a partire da un piccolo numero di individui. Sebbene la popolazione possa in seguito crescere in dimensioni e più tardi contare un gran numero di individui, il suo pool genico deriva pur sempre dai geni posseduti dai fondatori.
In pratica se il pool di geni è minimo (leggi le API di Facebook) l'evoluzione di quella popolazione (leggi il web) sarà limitata a meno di apporti esterni. 
Il rischio che io vedo e che Chris ha intuito prima di tutti è di un Web povero che si basa su un limitato sviluppo e selezione naturale perchè ha un limitato pool genico e soprattutto perchè  il tutto viene dominato dalla logica del business e dei modelli economici ad esso legati.

Parafrasando Woody Allen
Dio è morto, il web quasi e neanche io mi sento tanto bene...
Alla prossima e lunga vita al WEB.

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