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venerdì 26 novembre 2010

Wi-Fi direct... molto più del bluetooth

Metre stavo guardando sul mio vecchissimo IPOD video una puntata di TEKZILLA (che considero uno dei migliori videocast "tecnologici" in circolazione) mi ha fatto molto riflettere una notizia a cui i media hanno dato pochissima importanza ma che, secondo me, potrebbe rappresentare una svolta epocale per la user experience di tutti i media che utilizzano Internet o il protocollo IP per comunicare.
La notizia è la seguente:
La Wi-Fi alliance (che è l'organismo che definisce lo standard per la tecnologia Wi-Fi) lancia il Wi-Fi Direct. In pratica il Wi-Fi non avrà più bisogno di hotspot.
La notizia sembra così banale che magari può passare inosservata ma, se ci si ragiona un attimo,  apre a scenari di utilizzo veramente innovativi.
Immaginiamo di essere in una ipotetica casa 2.0 che ormai non è poi tanto lontano dalle attuali case degli italiani.
In una casa 2.0 avremo:
  • Televisore connected
  • PC
  • Tablet
  • Smarthphone
  • Consolle gaming
Quali sarebbero gli scenari se tuitti questi oggetti possiedono una connessione Wi-Fi Direct?
Immaginiamo essere sul divanoa guardare la televisione mentre  sfogliamo il nostro tablet (situazione molto verosimile anche in base agli ultimi dati IAB). Ad un certo punto sul tablet appare un messaggio inviato dal nostro televisore che ci indica una pagina web dove posso trovare ulteriori approfondimenti rispetto a ciò che la tv sta trasmettendo.
Altro scenario, immaginiamo sempre di guardare la TV e contemporaneament navigare su un social network. Il nostro tablet/pc potrebbe ricevere dalla nostra tv una label o qualcosa che ci permetterebbe di raggruppare sul nostro social gli utenti che stanno seguendo quel programma, in automatico si potrebbe creare un gruppo di fan in cui poi discutere dei contenuti della trasmissione.
Come ben capite gli scenari e le implementazioni sono molteplici (evito di tediarvi con esempi di messaggi push nei supermercati o anche negli uffici pubblici), basta solo la fantasia...
E, a proposito di fantasia, provate a guardare questo video:



Non so se nintendo utilizzerà sul suo nuovo Nintendo 3DS i protocollo Wi-Fi direct, ma sicuramente il concetto è quelli di un interazione uno a molti anche in background.
Incominceremo a parlare di Social Object Network?
Vedremo ;)

lunedì 15 novembre 2010

Kinect solo un gioco?

In questi giorni ho avuto la possibilità di testare Kinect la nuova periferica di Microsoft per Xbox 360. Rispetto ad altre periferiche di gioco che mimano gli ormai leggendari wiimote e nunchuk (i controller che hanno reso la WII un successo commerciale mondiale)  il Kinect è profondamente diverso per due motivi:
  • l'utente gioca senza nessun controller (il controller è lui stesso);
  • il Kinect possiede una telecamera, 2 sensori di profondità, un microfono multidimensionale e un motorino sulla base che permette di scansire e  registrare in tempo reale i movimenti effettuati.
In questo post vorrei andare un pò oltre rispetto agli utilizzi prettamente ludici dellla periferica e cercare di ipotizzare quali altri utilizzi potrebbero essere fatti dalla periferica Microsoft negli anni a venire.
Andiamo con ordine e elenchiamo le features che Kinect già possiede e che sono già disponibili per gli utenti XBoxLive:
  • chat video in alta definizione;
  • gestione dell'interfaccia di navigazione e dei contenuti in stile minority report.
Come potrete immaginare il target di riferimeno di Kinect è la famiglia (in particolare quella con figli che vanno dai 4 ai 10 anni) ma l'utilizzo di Kinect potrebbe, a mio avviso, ben presto condividere la sua vocazione gaming e trasferirsi su tematiche ben più ampie come ad esempio il Web 2.0 e la  Realtà Aumentata (augmented reality).
La vocazione al Social Web di Kinect è innata proprio perchè è uno strumento che nasce per essere sociale (il gioco) e che si basa su ambienti che già convivono nella Dashboard di Xbox (Facebook, Twitter, Messenger).
L'altra vocazione meno evidente ma che sicuramente beneficerà della capacità di Kinect manipolare in tempo reale immagini e video e quello della Realtà Aumentata (augmented reality)
Proviamo ad immaginare quali potrebbero essere le queste applicazioni:
  • Wardrobe Kinect (nome ovviamente inventato), una applicazione che permette di indossare alcuni vestiti virtuali o reali e salvare la propria minisfilata su Facebook. I Like su facebook delle persone a cui hai chiesto un parare ti aiuteranno a decidere quale vestito indossare per il party. 
  • Walking Kinect (nome ovviamente inventato) usando il Kinect puoi camminare all'interno di Streetview di Google interagendo ed effettuando transazioni anche commerciali con i negizi presenti nella via.
  • Doctor Kinect (nome  ovviamente inventato) i specializzandi in chirurgia potrebbero utilizzare un simulatore che permetta loro di esercitarsi nella gestialità tipica di un intervento chirurgico.
Come potrete immaginare se il tutto avviene su un televisore magari da 55" con la visione 3D possiamo veramente spaziare e immaginare un mondo di interazioni e applicazioni che hanno il solo vincolo della gestualità.
Kinect solo per gioco o realtà aumentata quindi?
Non proprio, ipotizziamo una applicazione dal nome "gesture to talk" presente magari un ogni ufficio della pubblica amministrazione e che permetta anche a persone con disabilità di poter comunicare con il linguaggio dei segni e poter ricevere indicazioni allo stesso modo.
I driver di Kinect sono stati già hackati e questo potrebbe significare un supporto molto attivo anche dalla attivissima comunità open source.