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venerdì 1 aprile 2011

Sony vs Microsoft: vince chi innova e rinnova

Confesso che sono un patito dei videogame ;), ma più che dei giochi (che occupano gran parte delle mie serate) del mercato gaming ed in particolare quello delle consolle.
Analizzare un mercato come quello del gaming lo reputo molto interessante per alcuni motivi:
  1. è l'unico mercato che non conosce crisi ed è in continua crescita;
  2. è un mercato che seppur fatto da tre soli player principali (Nintendo, Microsoft e Sony) risulta molto effervescente e innovativo.
Ultimamente mi è capitato di leggere che il Kinect (ne avevo già parlato nel primo articolo del mio blog) è il gadget che è entrato nel guiness dei primati come "fastest selling gadget". E' evidente che l'innovazione paga, ma a parte questa frase quasi fatta per chi si occupa di MKTG è importante notare non solo la bontà del prodotto ma anche il time to market e l'approccio strategico del prodotto.
Forse sarò smentito nei prossimi anni ma vorrei fare un plauso al MKTG Microsoft per aver fatto la cosa giusta al momento giusto e, questa mossa varrà molto più dei 10 milioni di Kinect venduti fin'ora. Provo a spiegare il perchè.
Dopo anni di dominanza incontrastata (dal suo lancio nel 2006 fino al 2010) nel mercato mondiale videoludico del WII Nintendo, si è notato negli ultimi anni una costante decrescita delle consolle vendute dalla "Grande N". Tale decrescita è probabilmente strutturale ed è dovuta alla saturazione del mercato delle consolle.
In questi anni di dominio incontrastato della scena delle consolle la Nintendo ha dimostrato che innovando si può far crescere un mercato che si pensava formato solo da gamer.   Nintendo fa scoprire alle altre potenze del gaming che esiste anche il segmento dei casual gamer (un giocatoree  che dedica un tempo limitato al videogame e lo considera più un passatempo che una vera e propria passione) e dimostra che per queste persone il gameplay e il divertimento è molto più importante della grafica e della potenza di calcolo delle consolle.
A questo punto Sony e Microsoft cercano di correre ai ripari e, mentre Sony per la sua PS 3 cerca di riprodurre un clone del Wiimote (l'innovativo controller della WII) Microsoft capisce che esiste un mercato dei casual gamers e che probabilmente per aggredirlo deve proporre qualcosa di nuovo che faccia cososcere Xbox 360 e che dimostri che giocare con Xbox 360 è altrettanto facile che giocare con il WII e si inventa il Kinect.
Cosa ottiene strategicamente Microsoft con Kinect?
  1. Si posiziona come consolle non solo per i gamers ma per la famiglia.
  2. Si inserisce in un mercato (quello dei casual gamers) con una vera consolle next-gen;
  3. Posiziona Microsoft come azienda innovatrice.
Quando si dice prendere tre piccioni con una fava o meglio con un Kinect.

giovedì 30 dicembre 2010

Application, deriva genetica e fine del web come lo conosciamo oggi.

Tra i vari interventi dello IAB FORUM MILANO 2010 sicuramente quello più interessante, a mio avviso, è stato quello di Chris Anderson (Editor-in-chief, Wired Magazine).
Chris è sicuramente uno che di Web ne mastica e, alcune delle sue teorie (quella della long Tail ad esempio), sono ancora il perno su cui ruotano le alchimie Marketing del Web.
L'intervento di Chris il cui titolo era "il web è Morto" è apparso anche sulla copertina di Wired  ed è stato provocatorio,devastante o forse più verosimilmente premonitore (ancora non si sapeva nulla della discesa in campo di Facebook nel campo delle mail).

Ma chi o cosa sta uccidendo il Web?
La tesi di Chris  e semplice e destabilizzante per tutti coloro che nel web ci lavorano e che giornalmente tentano di percepire i segnali di cambiamento. Chris ci dice " signori state attenti perchè la rete sta diventando un semplice mezzo e non un qualcosa che si evolve come Tim Berners Lee aveva ipotizzato quando nel 1989 aveva inventato il WEB".
Per supportare la sua tesi, Chris ha mostrato alcuni dati sull'utilizzo di Internet nel mercato americano e anche dati relativi al mercato europeo dove l'evidenza dell'omicidio è meno palese ma che, come sappiamo, di solito entro qualche anno è destinato a  "ereditare" le tendenze del nuovo continente.
Il grafico mostrato da Chris è il seguente ed è  un analisi sull'utilizzo del traffico Internet dalla sua nascita ad oggi in America.


Il quadrante rosso è il web inteso nel "senso romantico di Tim Berners Lee" tutto il resto sono servizi che utilizzano internet ma che non fanno parte del web (Chris li ha definiti Google blind ossia tutto ciò che Google non riesce a indicizzare e che quindi non è possibile in nessum modo accedervi).
Dal grafico è evidente che il traffico su tutto ciò che è "Web libero" è in continua discesa a favore di altri servizi che utilizzano internet come "piattaforma". Questi servizi sfruttano l'evoluzione e la capillarità che il protocollo internet ha avuto in questi anni attraverso l'evoluzione e l'utilizzo del Web libero ma hanno la peculiarità di essere chiusi, sono cioè servizi finalizzate al loro modello di business e utilizzabili solo con alcuni device.
Chi sono quindi i cavalieri dell'apocalisse (come li ha chiamati Chris) che ci stanno annunciando la morte del web?
  1. i device mobili ma più che loro le APPS;
  2. lo streaming video (es Netflix), il gaming online (es Playstation Network o Microsoft Live), Itunes e simili
  3. i social network (Facebook per primo)
Questi servizi stanno creando delle comunità sempre più grandi ma sempre più chiuse.
Le Apps disponibili per le piattaforme mobili di apple o android sono oggetti che funzionano perfettamente sui device per cui sono state pensate ma che non sono accessibili da device diversi.
I linguaggi utilizzati non sono standard ma utilizzano delle API appositamente create per permettere lo sviluppo solo su alcune piattaforme e che ne sfruttano le caratteristiche.
Facebook è un enorme club privato che permette di fare solo quello che le sue API  permettono di fare e un domani molto prossimo potrebbe essere molto più vicino ad assomigliare ad  un enorme continente isolato in cui tutto (accesso alla mail, acquisti, visualizzazione di filmati etc.) si svolge autonomamente in autosostentamento.
Molto tempo fa (parlo di circa 10 anni fà) avevo scritto un articolo su una rivista che parlava di Internet (lo recupero e lo posto se riesco a leggere ancora il floppy ;)). In questo articolo cercavo di evidenziare  come i linguaggi di sviluppo nati su internet seguissero per somme linee l'evoluzione naturale darwiniana. 
La dottrina Darwiniana si riassume nel motto "il più adatto sopravvive" ma esistono delle condizioni perchè questo sia vero e soprattutto  ci deve essere variabilità genetica o meglio un ampia base genetica su cui l'evoluzione possa lavorare .
Per me che ho un background di biochimico e di biologo il parallelismo tra Facebook del futuro e quello che viene chiamato nella genetica delle popolazioni "deriva genetica" è lapalissiano.
La deriva genetica può verificarsi in vari modi ma uno dei casi in cui si verifica attraverso il principio del fondatore: ciò accade quando una popolazione viene avviata a partire da un piccolo numero di individui. Sebbene la popolazione possa in seguito crescere in dimensioni e più tardi contare un gran numero di individui, il suo pool genico deriva pur sempre dai geni posseduti dai fondatori.
In pratica se il pool di geni è minimo (leggi le API di Facebook) l'evoluzione di quella popolazione (leggi il web) sarà limitata a meno di apporti esterni. 
Il rischio che io vedo e che Chris ha intuito prima di tutti è di un Web povero che si basa su un limitato sviluppo e selezione naturale perchè ha un limitato pool genico e soprattutto perchè  il tutto viene dominato dalla logica del business e dei modelli economici ad esso legati.

Parafrasando Woody Allen
Dio è morto, il web quasi e neanche io mi sento tanto bene...
Alla prossima e lunga vita al WEB.

venerdì 26 novembre 2010

Wi-Fi direct... molto più del bluetooth

Metre stavo guardando sul mio vecchissimo IPOD video una puntata di TEKZILLA (che considero uno dei migliori videocast "tecnologici" in circolazione) mi ha fatto molto riflettere una notizia a cui i media hanno dato pochissima importanza ma che, secondo me, potrebbe rappresentare una svolta epocale per la user experience di tutti i media che utilizzano Internet o il protocollo IP per comunicare.
La notizia è la seguente:
La Wi-Fi alliance (che è l'organismo che definisce lo standard per la tecnologia Wi-Fi) lancia il Wi-Fi Direct. In pratica il Wi-Fi non avrà più bisogno di hotspot.
La notizia sembra così banale che magari può passare inosservata ma, se ci si ragiona un attimo,  apre a scenari di utilizzo veramente innovativi.
Immaginiamo di essere in una ipotetica casa 2.0 che ormai non è poi tanto lontano dalle attuali case degli italiani.
In una casa 2.0 avremo:
  • Televisore connected
  • PC
  • Tablet
  • Smarthphone
  • Consolle gaming
Quali sarebbero gli scenari se tuitti questi oggetti possiedono una connessione Wi-Fi Direct?
Immaginiamo essere sul divanoa guardare la televisione mentre  sfogliamo il nostro tablet (situazione molto verosimile anche in base agli ultimi dati IAB). Ad un certo punto sul tablet appare un messaggio inviato dal nostro televisore che ci indica una pagina web dove posso trovare ulteriori approfondimenti rispetto a ciò che la tv sta trasmettendo.
Altro scenario, immaginiamo sempre di guardare la TV e contemporaneament navigare su un social network. Il nostro tablet/pc potrebbe ricevere dalla nostra tv una label o qualcosa che ci permetterebbe di raggruppare sul nostro social gli utenti che stanno seguendo quel programma, in automatico si potrebbe creare un gruppo di fan in cui poi discutere dei contenuti della trasmissione.
Come ben capite gli scenari e le implementazioni sono molteplici (evito di tediarvi con esempi di messaggi push nei supermercati o anche negli uffici pubblici), basta solo la fantasia...
E, a proposito di fantasia, provate a guardare questo video:



Non so se nintendo utilizzerà sul suo nuovo Nintendo 3DS i protocollo Wi-Fi direct, ma sicuramente il concetto è quelli di un interazione uno a molti anche in background.
Incominceremo a parlare di Social Object Network?
Vedremo ;)

lunedì 15 novembre 2010

Kinect solo un gioco?

In questi giorni ho avuto la possibilità di testare Kinect la nuova periferica di Microsoft per Xbox 360. Rispetto ad altre periferiche di gioco che mimano gli ormai leggendari wiimote e nunchuk (i controller che hanno reso la WII un successo commerciale mondiale)  il Kinect è profondamente diverso per due motivi:
  • l'utente gioca senza nessun controller (il controller è lui stesso);
  • il Kinect possiede una telecamera, 2 sensori di profondità, un microfono multidimensionale e un motorino sulla base che permette di scansire e  registrare in tempo reale i movimenti effettuati.
In questo post vorrei andare un pò oltre rispetto agli utilizzi prettamente ludici dellla periferica e cercare di ipotizzare quali altri utilizzi potrebbero essere fatti dalla periferica Microsoft negli anni a venire.
Andiamo con ordine e elenchiamo le features che Kinect già possiede e che sono già disponibili per gli utenti XBoxLive:
  • chat video in alta definizione;
  • gestione dell'interfaccia di navigazione e dei contenuti in stile minority report.
Come potrete immaginare il target di riferimeno di Kinect è la famiglia (in particolare quella con figli che vanno dai 4 ai 10 anni) ma l'utilizzo di Kinect potrebbe, a mio avviso, ben presto condividere la sua vocazione gaming e trasferirsi su tematiche ben più ampie come ad esempio il Web 2.0 e la  Realtà Aumentata (augmented reality).
La vocazione al Social Web di Kinect è innata proprio perchè è uno strumento che nasce per essere sociale (il gioco) e che si basa su ambienti che già convivono nella Dashboard di Xbox (Facebook, Twitter, Messenger).
L'altra vocazione meno evidente ma che sicuramente beneficerà della capacità di Kinect manipolare in tempo reale immagini e video e quello della Realtà Aumentata (augmented reality)
Proviamo ad immaginare quali potrebbero essere le queste applicazioni:
  • Wardrobe Kinect (nome ovviamente inventato), una applicazione che permette di indossare alcuni vestiti virtuali o reali e salvare la propria minisfilata su Facebook. I Like su facebook delle persone a cui hai chiesto un parare ti aiuteranno a decidere quale vestito indossare per il party. 
  • Walking Kinect (nome ovviamente inventato) usando il Kinect puoi camminare all'interno di Streetview di Google interagendo ed effettuando transazioni anche commerciali con i negizi presenti nella via.
  • Doctor Kinect (nome  ovviamente inventato) i specializzandi in chirurgia potrebbero utilizzare un simulatore che permetta loro di esercitarsi nella gestialità tipica di un intervento chirurgico.
Come potrete immaginare se il tutto avviene su un televisore magari da 55" con la visione 3D possiamo veramente spaziare e immaginare un mondo di interazioni e applicazioni che hanno il solo vincolo della gestualità.
Kinect solo per gioco o realtà aumentata quindi?
Non proprio, ipotizziamo una applicazione dal nome "gesture to talk" presente magari un ogni ufficio della pubblica amministrazione e che permetta anche a persone con disabilità di poter comunicare con il linguaggio dei segni e poter ricevere indicazioni allo stesso modo.
I driver di Kinect sono stati già hackati e questo potrebbe significare un supporto molto attivo anche dalla attivissima comunità open source.